comunicato stampa
Liste d'attesa, D'Anna: 'Diamogli un taglio, il sistema c'è!'

Perché non aprire e quindi utilizzare alcuni servizi radiologici e ambulatoriali anche la notte fino alle 24 alcuni giorni la settimana per ridurre le liste di attesa? Diversi macchinari hanno costi enormi la cui spesa non è attualmente ammortizzata in quanto gli strumenti sono disponibili solo poche ore al giorno, utilizzandoli al massimo, quindi anche la sera, si otterrebbe un duplice risultato:riduzione delle liste di attesa e ammortamento dei costi dei macchinari. Risparmiare- è convinto il Vice Presidente della commissione sanità delle Marche- significa far rendere al massimo strutture e macchinari a disposizione finanziati coi soldi della comunità e alla comunità devono tornare attraverso servizi. Perché quindi in presenza di liste d'attesa senza fine invece di spendere consistenti risorse per convenzioni coi privati non si fa rendere al massimo quanto è a disposizione? Ovviamente l'estensione degli orari dei servizi richiede la presenza di personale e quindi costi aggiuntivi.
Risorse che però possono essere reperite evitando o riducendo le costose convenzioni col privato al quale il cittadino è costretto a rivolgersi nel momento in cui il servizio pubblico non riesce a dare risposte in tempi accettabili. Una scelta, quella di un più esteso utilizzo dei macchinari, che andrebbe incontro anche ai lavoratori della Sanità preoccupati del proprio futuro occupazionale,ai quali comunque deve essere garantito il pieno rispetto degli accordi sindacali. Non solo in alcuni casi si potrebbe creare nuova occupazione. Non solo, applicando questa scelta si utilizzerebbe al meglio anche il Cup regionale, anche questo “strumento” assai costoso che oggi, in molti casi ,si limita a comunicare quanto tempo c'è da aspettare prima di avere la prestazione richiesta.

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