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comunicato stampa
Mondolfo, Diotallevi: 'Acqua poco trasparente'

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Il Sindaco cavallo e l’Amministrazione affermano da anni di avere risolto il problema della potabilità dell’acqua attraverso gli investimenti effettuati per la realizzazione dei denitrifica tori e di nuovi pozzi ma non è così.

Questa convinzione aveva addirittura portato il Sindaco ed emanare nel 2009 una circolare con la quale l’Amministrazione comunale obbligava le mense scolastiche e delle altre strutture a somministrare solo l’acqua dell’acquedotto, poi dopo una lunga battaglia, dati e analisi alla mano, da parte nostra e dei genitori il Sindaco era stato costretto ad una clamorosa retromarcia. Come dicevamo allora e ripetiamo oggi l’acqua dell’acquedotto è potabile ai sensi della Legge (Decreto Legge 31/2001) ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia, ed il Decreto M. 542/92 impone per le acque minerali, un limite di 10 mg/l per quanto riguarda il contenuto di Nitrati in particolar modo per quanto concerne la somministrazione di acqua destinate all’infanzia, anziani e soggetti debilitati.

Il Sindaco ha più volte affermato che il contenuto di nitrati contenuti nell’acqua era sceso e sarebbe arrivato intorno ai 15mg/l ma le analisi recapitate in questi giorni con le bollette lo smentiscono di nuovo e riaprono con forza la questione. Infatti confrontando ad esempio le analisi del Comune di Mondolfo e del Comune di Fano sulla zona di Marotta emerge che per quanto riguarda la parte sotto il Comune di Mondolfo i nitrati si attestano a 30.5 mg/l nella parte di Marotta di Fano invece i nitrati sono 6,6 mg/l quindi ben 5 volte più bassi e rientranti anche nei limiti fissati dall’OMS!! Ma la cosa che preoccupa è che il valore dei nitrati sta aumentando anno dopo anno: a Marotta nel punto di prelievo di viale delle province (n.8) nel 2009 i nitrati si attestavano a 19.5 ad agosto 2012 sono arrivati a quota 23.5 e nell’ultima bolletta che fa riferimento alle analisi del 28/05/2013 a ben 30.1 mg/l Questo dimostra in primis che siamo ben lontani dall’aver risolto tutti i problemi legati alla potabilità dell’acqua ed evidenzia anche che forse il Comune di Fano ha operato meglio, così Marotta si trova ora ed essere divisa anche dall’acqua!

A questo punto appare chiaro che gli investimenti fatti sino ad oggi per l’impianto di denitrificazione ad osmosi inversa non sono sufficienti a risolvere il problema ed avere un’acqua davvero di qualità ma solo a rientrare nei limiti di legge Recentemente nel nostro comune sono stati installati 3 distributori di acqua potabile che trattano l’acqua migliorandone in parte la qualità ed il sapore, ma non basta. E’ sicuramente una bella iniziativa che sosteniamo convintamente perché siamo favorevoli ad un utilizzo sempre maggiore dell’acqua pubblica, a patto però che sia buona. Occorre quindi essere chiari e trasparenti fino in fondo con i cittadini. In piu’ occasioni il Consiglio Comunale ha chiesto attraverso diversi emendamenti e ordini del giorno (presentati oltre che dal sottoscritto, anche da Papolini e De Angelis) che all’esterno dei distributori vengano pubblicate le analisi dettagliate (compresi i nitrati) dell’acqua prima e dopo il trattamento.

Questo perché purtroppo i distributori non eliminano tutte le sostanze come ad esempio i nitrati (ciò è confermato anche dalla società produttrice dei distributori) e potrebbero anche modificare il contenuto di altre sostanze (come il sodio) non consigliate a certi soggetti. In virtu’ di questi dati sui distributori deve essere scritto a chiare lettere che l’acqua erogata non è consigliata per il consumo da parte di neonati, donne in cinta e soggetti debilitati. I risultati delle analisi sono stati pubblicati (dopo le nostre proteste) finalmente sugli erogatori ma sono parziali perché non indicano il dato piu’ importante: i nitrati ! e non sono nemmeno aggiornate: a Marotta sono del novembre 2012 ! Chiederemo per l’ennesima volta un confronto in Consiglio Comunale sia per capire il perché di questa differenza abissale tra Marotta di Mondolfo e di Fano visto che l’azienda che gestisce il servizio è la stessa (Aset) per chiedere un potenziamento dell’impianto di potabilizzazione volto a risolvere definitivamente il problema dei nitrati e soprattutto per avere una maggiore informazione per salvaguardare al meglio la salute dei cittadini.