comunicato stampa
Consorzio di Centocroci, Papolini e Diotallevi denunciano: 'La verità non è di moda'

A seguito di incongruenze susseguitesi nel tempo, di documenti in contraddizione tra loro, l’ordine del giorno da noi presentato puntava a ricostruire la verità su un’area, quella del cosiddetto “consorzio di Centocroci”, che il Comune, negli ultimi tempi, ha qualificato prima come zona D1 e poi come zona D2, senza che, nel frattempo, apparentemente nessun atto pianificatorio abbia provveduto a questo trasformazione. Una modifica importante che comporta un abbassamento di tutele per i cittadini, la possibilità di utilizzo di sostanze nocive vicino ad abitazioni ; la minor distanza tra i punti di emissione e le case.
Quindi, non un ordine del giorno polemico, ma un momento importante con il quale il Consiglio, tutto insieme, chiedeva spiegazioni. Il muro alzato dalla maggioranza ha impedito di giungere alla chiarezza, non è dato saperne di più, la verità è quella che il sindaco porta con sé, e che ha sventolato mostrando un documento a distanza che lo stesso avrebbe inviato alla Procura della Repubblica…ma senza consegnarlo ai consiglieri, uscendo addirittura ad un certo punto anche dall’aula per non partecipare alla discussione. L’indirizzo politico, seppur diametralmente opposto a quanto affermato in campagna elettorale ed in documenti consiliari precedenti, cambia a piacimento del primo cittadino, le richieste di informazione nel nostro paese sono un fastidio ed un’inutile pretesa, l’infallibilità del sindaco è un fatto conclamato, garantito da una maggioranza più fedele di un cagnolino, pronta a mostrare una faccia tosta senza precedenti di fronte a cittadini che da decenni attendono un perché.
Ma questi ostacoli sulla via della verità, hanno cognomi e sigle. L’altra sera a votare compatti per il Sindaco e quindi contro il nostro ordine del giorno erano Silvestrini, Paolinelli, lo stesso Sindaco, Carloni, Lucchetti, Martini, Carloncini e Canicattì, le sigle sono quelle del partito democratico, dei socialisti e di rifondazione. Sicuramente ci spiegheranno il perché del loro voto, cosa che in Consiglio non sono stati in grado di fare, così come non son stati capaci di chiarire nulla dei dubbi da noi sollevati nel nostro documento, corredato di allegati.

SHORT LINK:
https://vivere.me/PGv