comunicato stampa
Dati sui rifiuti del Comune di Mondolfo, il Comitato per la salute pubblica: 'Errata corrige?'

La relazione stessa al punto 3. elenca il numero dei residenti per gli anni dal 2007 al 2011, perquesto ultimo i residenti sono 11.954. Al punto 4. si afferma che il servizio di raccolta differenziata ha intercettato, sempre per il 2011, il 26,58% del totale dei rifiuti prodotti per tonnellate 1.810,153. Se la matematica non è un’opinione se ne deduce che il totale generale dei rifiuti raccolti sia di tonnellate 6.809,631. Sempre allo stesso punto 4. si informa che i rifiuti totali pro-capite per l’anno 2011 sono di Kg. 568,65 . Questa cifra moltiplicata per i residenti porta tonnellate 6.800,082. Questa è una incongruenza, ma è di poco conto. Al punto 5. della relazione in una tabella prospettica alla voce RI, per l’anno 2011, viene riportata la cifra di tonnellate 6.809,645. Lette le considerazioni dei punti precedenti, della relazione tecnica illustrativa, siamo stati indotti a credere che la voce RI indicasse, comunque, i risultati dei rifiuti totali prodotti nei vari anni.
Siamo andati a confrontare i dati del Comune di Mondolfo con quelli pubblicati da ASET spa, sul suo sito web, ed allora si che tornano i conti, anche quelli per il 2012 che non riuscivamo a spiegarci. Grazie ad ASET spa, per il suo aggiornato sito, con la quale ci scusiamo per la infondata domanda posta, si è scoperto l’arcano. Il totale dei rifiuti per l’anno 2011 non è di tonnellate 6.810, come da noi pubblicato, ma molto probabilmente di tonnellate 8.620. Questo potrebbe significare che la media pro-capite per l’anno 2011 non è di kg. 568 ma bensì di kg. 721.
Formalizzeremo queste considerazioni con una richiesta precisa di chiarimenti al Servizio Ambiente del Comune di Mondolfo. Invitiamo l’attuale assessore all’ambiente, Lucchetti, a verificare più di una volta le percentuali che pubblica mensilmente a scanso di future sorprese. Noi ne siamo comunque felici perché ogni mese non fa che avvalorare la nostra tesi, ossia “Lor Signori” potevano cominciare a migliorare il servizio di raccolta, già da molti anni prima, onde evitare che i cittadini pagassero di tasca propria la cosiddetta “eco tassa”.

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