comunicato stampa
Mancinelli risponde a Davide Rossi: 'L'unione dei soggetti culturali porterebbe al monopolio della cultura'

L’obiettivo, è stato detto, è quello di fare sistema, economie di scala, e ottimizzare gli interventi culturali concentrandoli sui quattro poli evitando le dispersioni. Il risultato sarebbe il monopolio della cultura, la produzione di eventi, mostre, spettacoli, come una vera industria culturale, la cultura sarebbe ridotta ad attrazione ed evento.
Tutto sarebbe in mano a questa specie di calotta cultural massonica, perché svincolata dalla politica e dal controllo politico dei cittadini. Quando viene meno il rapporto democratico ed istituzionale tra i cittadini, ad avere il sopravvento sono forme di potere non legittimate dall’esercizio della democrazia, e consolidate in modalità non rappresentative e tendenzialmente perverse.
L’idea del vicepresidente della Provincia non è affatto balzana, ha risvolti precisi: il prossimo bilancio dell'Amministrazione provinciale si prospetta senza fondi per la cultura e lui ha amici nel centro studi vitruviani e nella fondazione teatro, ritagliarsi un angolo di potere con la parvenza di un’idea geniale è una tentazione forte. Ma la cultura è un’altra cosa e la vacanza della politica lascia sempre spazi ad altri poteri.

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