comunicato stampa
Giacomo Mattioli: 'Il piano delle B5 è finalmente realtà, obiettivo raggiunto'

Come promesso subito dopo che la Provincia ce lo aveva rimandato indietro con il proprio parere di conformità, l’Amministrazione ha concentrato tutte le proprie energie per poterlo celermente adeguarlo in conformità alle prescrizioni ricevute. Per questo mi sento di rivolgere un grande ringraziamento per l’enorme mole di lavoro svolta con la massima professionalità a tutti i tecnici dell’Ufficio Piano Regolatore dell’Urbanistica, che da più di tre anni seguono l’iter delle B5 e che oggi vedono finalmente riconosciuto il risultato del loro impegno.
A fronte di alcuni “tagli” da parte della Provincia, con senso di responsabilità abbiamo ritenuto non opportuno controdedurre, aprendo un nuovo contenzioso che avrebbe potuto potrarsi anche per un anno, ma recepire le prescrizioni e dare immediata attuazione al Piano. Inoltre, con la concreta possibilità che il Piano Casa Regionale termini prima della data prevista (31/12/13) a causa della prossima approvazione della nuova Legge Urbanistica Regionale (che avverrà verosimilmente in estate), sarebbe stato da irresponsabili protrarre oltre la discussione, perché si sarebbe persa la possibilità di combinare il Piano delle B5 con il Piano Casa.
Grande importanza, nei confronti di chi si è opposto al Piano delle B5, riveste la nota finale della Provincia, che testualmente afferma che “relativamente alle due note trasmesse dalle associazioni ambientaliste si ritiene che gli stralci e le prescrizioni formulate nel presente parere diano una risposta sufficiente alle considerazioni espresse sia di natura urbanistica che ambientale”: questo sgombra definitivamente il campo, se ancora ce ne fosse stato bisogno, dalle accuse di cementificazione e consumo del territorio.
Invece ribadiamo con forza il forte ruolo sociale del Piano delle B5: quei giovani che vorrebbero mettere su famiglia, ma con i tempi che corrono non si possono permettere un mutuo o un costoso affitto, grazie alle B5 potranno realizzare ampliamenti della propria abitazione per garantirsi un futuro ad un costo molto più contenuto rispetto all’acquisto di una nuova casa e in più con il beneficio di non disgregare il nucleo familiare.
Questo è uno dei pochi modi che il Comune può mettere in campo per garantire ai cittadini benefici di tipo sociale, dati dalla possibilità di tenere uniti i nuclei familiari (i primi veri ammortizzatori sociali contro la crisi), nonché di tipo economico e occupazionale, e siamo veramente soddisfatti per essere riusciti a realizzarlo concretamente.

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