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comunicato stampa
Hadar Omiccioli (M5S) sul referendum: 'Marotta… ai marottesi'

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hadar omiccioli
Marotta sì, Marotta no. Voto ai marottesi, ma anche a quelli di Ponte Sasso, ma anche ai fanesi e ai mondolfesi. La questione referendum Marotta sembra assumere i contorni di uno spettacolo di teatro surreale, se non fosse la cruda realtà.

Da una parte il Sindaco di Fano, preoccupato di mantenere la parte di Marotta fanese, più per incassare i proventi delle tasse dei cittadini e delle attività commerciali e turistiche di quella zona che per dare servizi e investimenti. Basti vedere le condizioni di degrado di alcune aree della zona mare e non solo. Dicono: abbiamo costruito appena adesso una scuola. Peccato che doveva essere finita anni fa visto che il progetto era partito con l’amministrazione precedente a quella del doppio mandato di Aguzzi. Così Aguzzi invoca il referendum coinvolgendo anche i cittadini di Fano. Non tanto perchè vuole maggiore coinvolgimento, ma perchè sa che difficilmente i fanesi accorreranno alle urne per la questione in oggetto, puntando così a non far raggiungere il quorum (che è come dare una seconda possibilità al fronte del NO).

E dall'altra parte il Pd, timoroso di perdere un bacino elettorale che ha sempre trovato in Stefanelli il paladino delle lotte da Ponte Sasso in giù. Basta seguire i suoi interventi in consiglio comunale. E così si appiattisce al parere del Sindaco, ma con una ciliegina in più: non solo far votare tutti i fanesi, ma anche i cittadini di Mondolfo. Chi più ne ha più ne metta. Tutti, insomma, a strumentalizzare un comitato o l'altro. Tutti a pensare ai propri interessi. Ma vi siete chiesti cosa è importante ora? Ora è importante che chi abita in un territorio possa esprimere la sua decisione.

Ecco perchè non ci schieriamo con nessuno. Ci schieriamo solo con la possibilità che chi abita nella zona di interesse (Marotta di Fano) possa manifestare la sua idea e dare un voto. Chi più dei marottesi conosce Marotta, le sue problematiche, le sue eccellenze, la situazione dei servizi ai cittadini? E chi meglio di loro potrà saggiamente esprimersi per scegliere se rimanere divisi in due ammistrazioni o essere unificati sotto l’egida del più vicino Comune di Mondolfo? Nessun altro. Le decisioni di Marotta lasciamole ai marottesi.



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