comunicato stampa
Aeroporto di Fano: Michele Mattioli (Sinistra Unita) chiede le dimissioni del Presidente della Fanum Fortunae

"Nei giorni scorsi, attraverso alcune dichiarazioni pubbliche dei responsabili della Fanum Fortunae, compresa l’audizione alla Commissione Garanzia e Controllo, siamo venuti a conoscenza che all’aeroporto di Fano stazionano una trentina di aerei e che il traffico aereo nel 2011 è aumentato rispetto all’anno precedente del 26%, almeno rispetto al consumo di carburante, corrispondente a un movimento annuo di 6.000 velivoli. Questi risultati, confermati da un bilancio 2011 chiuso in pareggio, giustificherebbero la febbrile attesa dello stanziamento ENAC (quasi 2.000.000 di euro) per l’asfaltatura della pista e quindi la sua “messa in sicurezza”.
Peccato che ci sia molto di falso in tutto ciò.
Secondo alcuni responsabili della Polo Aviation, associazione di aviatori che usufruisce dell’aeroporto di Fano, gli aerei in attività depositati nei 3 hangars (Fanum Fortunae, Aereo Club e paracadutisti) sarebbero poco più di una decina.
Secondo Santorelli, membro del c.d.a. della Fanum Fortunae, non risulta una crescita dei voli nel 2011; l’aumento dei consumi di carburante sarebbe dovuto all’incremento delle attività estive dei paracadutisti (in effetti la media di un movimento di 6.000 velivoli l’anno corrisponde a quasi 20 al giorno, quando è evidente a tutti come non si vedano aerei volare per giorni interi). La chiusura in pareggio del bilancio di un aeroporto d’aviazione civile è dovuta, questa volta a confermarlo sono i titolari della Fanum Fortunae, ai Piani Agricoli Comunitari che “sovvenzionano” lo sfalcio delle erbe messe a dimora nel regime aeroportuale (SIC!).
Sempre secondo la Polo Aviation, un accordo tra l’associazione e la Fanum Fortunae è stato fatto saltare in dirittura d’arrivo da questi ultimi, “costringendo” l’amministrazione dell’aeroporto a sobbarcarsi costi netti maggiori per più di 80.000€ per la gestione degli hangars.
Inoltre è stato evidenziato da diversi addetti ai lavori, prima fra tutti l’associazione il Gabbiano, come varie occasioni di investimento, per l’incremento delle attività aeroportuali, con società esterne ed estere, non siano giunte a compimento per la mancanza di volontà dei dirigenti fanesi.
C’è n’è più che a sufficienza per chiedere le dimissioni del Presidente e di tutto il C.d.A. della Fanum Fortunae. Per anni questi signori hanno incantato i fanesi raccontando favolette sullo sviluppo dell’aeroporto, anche in periodi di profonda crisi economica e dell’aviazione civile in particolare. Salvo scoprire, poi, che non hanno fatto quasi nulla per gestire la normale amministrazione dell’aeroporto (pista in erba con buche e strutture aeroportuali in decadimento), in attesa spasmodica dei fondi Enac per il loro progetto di asfaltatura della pista. Progetto già da tempo smascherato dal Comitato Bartolagi per la sua inutile e dannosa pretenziosità anche attraverso un ricorso alla Corte dei Conti.
Solo il Sindaco Aguzzi e la Camera di Commercio hanno creduto in loro destinando 600.000 € al progetto, pur sapendo come l’attuale crisi economica avrebbe voluto che tali somme venissero destinate a utilizzazioni più vitali per la collettività.
Chiunque abbia velleità di sostituirsi a questi signori non potrà farlo se non creando una profonda discontinuità con l’operato di chi lo ha preceduto ed abbandonando, fin dal momento dell’insediamento, il progetto “delittuoso” dell’asfaltatura della pista".

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