La destra interviene sul futuro di Aset

federico sorcinelli 2' di lettura Fano 14/07/2012 - Come noto nei prossimi giorni verrà deciso il futuro dell’azienda multi servizi della nostra città, in ottemperanza a quanto prevede la normativa nazionale, sempre più volta alla privatizzazione dei servizi.

Sostanzialmente sono due le possibilità: l’incorporazione nella multiservizi provinciale, che avevamo rifiutato durante la precedente legislatura oppure l’ingresso nella compagine sociale di Aset da parte di una società privata.

Il PD naturalmente tifa da sempre per l’ingresso nella multi servizi provinciale: d’altronde il partito degli eredi di Gramsci persegue la strategia gramsciana dell’occupazione di tutti gli spazi della società civile, strategia che da tempo nella nostra provincia il PD persegue in modo pervasivo.

Con l’incorporazione di Aset il PD di fatto controllerebbe i servizi di tutta la provincia.

Pure i sindacati tifano per l’ipotesi multi servizi provinciale, anche se per un’altra ragione: probabilmente in Aset è stata fatta qualche assunzione in più e ora c’è il timore che un privato possa volere una riduzione del personale.

Condividiamo i timori dei sindacati e in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando non crediamo si possa sottovalutare il rischio che qualche famiglia rimanga senza una fonte di reddito, ma riteniamo che si possano ottenere tutte le garanzie necessarie anche in una trattativa con un privato.

Insomma secondo noi la scelta sul futuro di Aset Spa andrebbe fatta seguendo criteri di interesse più generale. Per intenderci, quando Pesaro ha deciso di cedere una parte delle quote della sua multi servizi ad un partner privato, (Hera Spa), ci ha ricavato una barca di soldi, con i quali ha fatto tanti importanti lavori pubblici.

Invece entrando nella multiservizi provinciale, ci verrebbe assegnata in contropartita una quota minoritaria della multiservizi stessa: in questo modo non conteremmo più niente e non faremmo nemmeno cassa. Una volta si diceva cornuti e mazziati...

Qualcuno però dice che oggi i tempi sono cambiati, che Aset senza il ciclo integrato dell’acqua varrebbe poco...

Ma notoriamente il servizio acquedotto ha un valore modesto, perché non consente certo ampi margini; quindi non crediamo che Aset Spa sia una società priva di potenzialità e di valore sul mercato. E comunque la cosa si può tranquillamente verificare in tempi abbastanza brevi: basta che ci sia la volontà politica di farlo. Certo se l’ipotesi non fosse realizzabile probabilmente si dovrebbe gioco forza accettare l’incorporazione nella multiservizi provinciale. Ma partiremmo col piede sbagliato se scegliessimo direttamente questa seconda ipotesi, sicuramente meno vantaggiosa.


da Federico Sorcinelli
segretario La Destra




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-07-2012 alle 17:19 sul giornale del 16 luglio 2012 - 358 letture

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