Piano nazionale città: i vantaggi di investire sulla ciclopedonalità

Associazione ForBici 2' di lettura Fano 13/07/2012 - Il Presidente della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB, cui For-Bici Fano aderisce) ha inviato una lettera aperta ai Sindaci italiani per chiedere di cogliere le opportunità finanziarie offerte dal decreto Sviluppo, approvato recentemente dal Governo, e porre prioritariamente in opera immediati interventi di riqualificazione urbana attraverso il recupero e il rilancio della mobilità a piedi e in bicicletta.

Sarebbe questa una maniera per rilanciare l'economia, tutelare l'ambiente urbano e promuovere gli spostamenti sicuri di tutti, a partire dai bambini.

La valorizzazione della mobilità ciclopedonale è già un fatto acquisito nei paesi più evoluti che hanno lasciato alle spalle un vecchio modello basato sulla motorizzazione privata, modello che nelle nostre città continua purtroppo ad essere favorita da amministratori pubblici per lo meno miopi, per non dire di peggio.
Eppure, non mancano le informazioni e gli esempi virtuosi da seguire sia per motivi economici (gli investimenti nella mobilità ciclistica determinano il miglior rapporto costi-benefici) ma soprattutto perché le politiche per la mobilità vanno inquadrate all'interno dei grandi temi globali come la lotta ai cambiamenti climatici, la crisi energetica, la salute pubblica e il diritto individuale alla mobilità.
Un recente studio inglese ha dimostrato che nelle città gli interventi di moderazione del traffico riducono l'incidentalità e la mortalità del 41% in generale e di oltre il 50% per la fascia 0-15 anni.
Il sindaco della città di Vancouver ha dichiarato: "Vancouver ha fatto tanto in questi anni per dare sicurezza ai ciclisti, sia con interventi di moderazione del traffico che con la realizzazione di piste ciclabili protette. Il nostro obiettivo ora è rendere i nostri concittadini meno dipendenti dall'automobile e fare in modo che entro il 2020 oltre il 50% degli spostamenti avvengano a piedi, in bicicletta e con il trasporto pubblico".
Per restare in Europa, a Copenaghen il 38% degli spostamenti avviene in bici. Se chiedete ai danesi perché vanno in bicicletta, solo l'1% vi risponderà per motivi ecologici: oltre il 60% vi risponderà perché è facile, veloce e conveniente.
Ci auguriamo quindi che anche il Comune di Fano sappia cogliere questa straordinaria opportunità offerta dal Piano Nazionale per le Città: un nuovo modello di mobilità riattiverebbe il tessuto economico locale e darebbe un nuovo volto alla nostra città che ne ha veramente bisogno, come dimostra l’impietoso confronto con ormai molte altre città nelle Marche, dalla vicina città di Pesaro a Senigallia, Chiaravalle, Ascoli, San Benedetto ecc.





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-07-2012 alle 14:05 sul giornale del 14 luglio 2012 - 995 letture

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