PD: 'Quali sono le vere ragioni sulla vendita di Aset Spa?'

Partito Democratico 3' di lettura Fano 11/07/2012 - "Ormai la data del consiglio comunale è stata fissata per il 18 di luglio ed è giusto e doveroso verso la cittadinanza di Fano che i consiglieri comunali che voteranno di mettere a gara tramite asta pubblica il 40/50% di ASET S.P.A servizi si assumano la responsabilità in piena coscienza della vendita e della privatizzazione definitiva dell’azienda pubblica dei servizi locali -dichiarano i consiglieri comunali del Pd Luca Stefanelli e Rosetta Fulvi-.

Un anno fa è stata ceduta la gestione del GAS ad una società temporanea di impresa controllata SOSTANZIALMENTE da ACEA di Roma, ora il passaggio obbligato ad ASET HOLDING del ciclo integrato delle acque dopo il referendum e la cessione della gestione dell’igiene urbana ad un altro partner privato, determineranno la perdita definitiva di un bene pubblico e di una azienda tra le più quotate e importanti della regione Marche.

Dopo quindici anni circa di sacrifici da parte del comune per mantenere sotto il proprio controllo un bene così prezioso, questa amministrazione è in procinto di svendere tutto ai privati per una imposizione del PDL.
Non ci sono più i tempi per trovare altre mediazioni ed è ora di chiamare per nome i responsabili di quella che potrebbe essere una delle operazioni più disastrose per le casse del Comune e per le tasche dei cittadini.

Siccome le leggi vigenti danno la possibilità all’Amministrazione Comunale di Fano di intraprendere una trattativa con Marche Multiservizi, azienda per l’84% di proprietà dei Comuni della Provincia di Pesaro-Urbino e della Regione Emilia Romagna, per una fusione per incorporazione di ASET Servizi spa, noi consiglieri comunali del PD riteniamo che questa sia la scelta più saggia per mantenere il controllo pubblico dei comuni della provincia di PU verso beni quali come in questo caso l’igiene urbana.

L’acqua ad Aset Holding e l’igiene urbana insieme a Marche Multiservizi è l’unico modo di mantenere il controllo dei due servizi saldamente nelle mani delle popolazioni locali.

Ora però è d’obbligo una domanda ai gruppi consiliari della Tua Fano, dell’UDC e API. Queste forze politiche che hanno raccolto le firme per il referendum per mantenere l’acqua pubblica come possono ora cedere ai ricatti del PDL e accettare che si metta all’asta l’igiene urbana e la discarica di Monteschiantello?

Le cose sono due: o non si è approfondito bene l’atto deliberativo che è stato presentato o anche la battaglia per l’acqua pubblica era solo fumo negli occhi per qualcuno che vi crede ancora partiti popolari e vicini alla gente.

Questa battaglia sui servizi pubblici è una di quelle che segnano profondamente la natura delle forze politiche. Non si tratta di quale strada asfaltare o quali manifestazioni d’accoglienza proporre per i turisti.
L’acqua, igiene urbana e gas sono beni inalienabili della collettività che hanno garantito nel corso degli ultimi decenni il benessere di tutti.

E’ chiaro ormai che alla favola di Marche Multiservi in mano ai privati non ci crede più nessuno. Abbiate il coraggio e l’onestà di dire che volete solamente vendere al privato e per favore spiegateci bene le ragioni".






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-07-2012 alle 14:36 sul giornale del 12 luglio 2012 - 553 letture

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