comunicato stampa
Vai Rosmini, Fano dei Quartieri: 'L'assessore Cucuzza si nasconde dietro frasi di circostanza'

Nel prendere atto del commento rilasciato dell’Assessore ai Lavori pubblici Cucuzza in risposta alla recente asfaltatura di Via Rosmini, rileviamo, come l’Assessore tenda sempre a giustificarsi, oseremmo dire “nascondersi”, dietro frasi di circostanza e/o dietro i fantomatici tecnici arrivando addirittura a scomodare il concetto di Giustizia.
Inoltre, l’Assessore Cucuzza parlando di nomi sui campanelli e di residenti scivola di fatto in quello che, con una locuzione latina, si definirebbe: excusatio non petita, accusatio manifesta dal momento che, nel nostro comunicato non abbiamo mai parlato di residenti, tratti invece, maldestramente, in causa dall’Assessore ponendoli, oggi, in forte imbarazzo. Perché vede Assessore, al contrario di quanto lei possa credere, per noi della Fano dei Quartieri guardarci attorno significa dare seguito al nostro impegno civico ed alla nostra campagna di sensibilizzazione contro il degrado cittadino, campagna alla quale lei non ha mai risposto ne a parole ne, tanto meno, con i fatti restando immobile di fronte ad un così diffuso e generalizzato degrado. Mentre come cittadini, quali siamo, guardarsi attorno significa non comprendere perché, nel giro di poche centinaia di metri (da Via Rosmini, poche centinaia di veicoli al giorno) convivano vie (che il solo nominarle fa tremare i posi come: Via Mameli, Via Speri, Via Gabrielli, Via Aporti, Via don Gentili, Via IV novembre, Via Papiria) letteralmente devastate dal traffico (con più di 20.000 veicoli al giorno), dall’inquinamento e, nel peggiore dei casi, anche dalle buche, e per contro vedere nella stessa zona vie che, inspiegabilmente, godono il privilegio di NON avere traffico, NON avere inquinamento ed ora, grazie al suo intervento, non avere le buche.
Non le sembra dunque fuori luogo ed irrispettoso nei confronti dei cittadini parlare di giustizia? Lo ripetiamo qualora fosse sfuggito; la via andava asfaltata (come tante a Fano) ma viste le ristrettezze economiche, da lei continuamente lamentate, e la situazione in cui versano altre vie ben più pericolose per le persone e per la circolazione dei mezzi questa asfaltatura poteva sicuramente attendere. Inoltre, il Comune di Fano, per lo stato precario delle sue strade, paga un conto salato in termini di risarcimento danni dunque asfaltare quelle più trafficate e pericolose, oltre ha costituire una spesa oculata, avrebbe sicuramente evitato i rischi ai cittadini, ai mezzi ed inciso positivamente sulle casse comunali. In fine noi le abbiamo chiesto quali fossero i criteri e le priorità impellenti e lei, di fatto, non ci ha risposto parlando, di generici quanto arbitrari, criteri di giustizia; giustizia che non vediamo riconosciuta alla stragrande maggioranza dei cittadini e contribuenti fanesi che dovranno continuare, a differenza di altri, a sorbirsi i disagi ed rischi delle martoriate vie cittadine. Per quanto ci riguarda, soprattutto se si parla di giustizia, ci vuole un giudice ed appunto noi l’abbiamo individuato nella cittadinanza che, al di fuori delle proprie simpatie politiche, è apparsa molto più attenta, sensata e super partes di lei.

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