comunicato stampa
Moonlight Festival nato a Fano, costretto a spostarsi a Rimini per la terza edizione

Siamo gli organizzatori del Moonlight Festival, manifestazione di musica, arte, moda e cultura nata a Fano nel 2009 e oggi alle soglie della terza edizione. Il format del nostro festival è molto diffuso in tutta Europa e nel mondo ma in Italia siamo i primi (e gli unici) a realizzarlo.
Moonlight si occupa di quel movimento musicale e culturale nato agli inizi degli anni '80, dalle radici della musica elettronica e dalle ceneri di quello che fu definito il punk rock ribelle di fine anni '70, che in Italia viene definito in maniera semplicistica "dark" ma che all'estero viene chiamato New Wave, la "nuova ondata", o anche Gothic Rock per via dei tanti riferimenti alla letteratura gotica (da Walpole e Poe fino ai nostri giorni, passando per infinite declinazioni del genere).
Da noi, come in tutti i festival analoghi nel resto del mondo, il nostro pubblico risulta certamente connotato da un "look" che trova le sue ragioni estetiche in una tradizione in cui dominano il nero e i simboli dell'immaginario Gothic, ma al di là di quest'aspetto che può risultare a certuni appariscente, l'educazione e il rispetto è punto imprescindibile come hanno testimoniato nel 2009 e 2010 tutti i rappresentanti delle stesse forze dell'ordine che ci hanno voluto fare personalmente i complimenti per l'organizzazione, dalla Polizia, Carabinieri, Protezione Civile ecc.
Stiamo parlando di un evento che ha portato a Fano in 2 soli anni 8000 persone, il tutto esaurito in hotel e campeggi, con un pubblico proveniente dall'Italia e da tutta Europa, e perfino da Stati Uniti, Australia e Giappone.
Il perchè di questo grande richiamo di pubblico è dovuto sia alla scarsa offerta sul territorio Italiano di questo genere di manifestazioni, sia alla proposta artistica che offre nomi di livello mondiale. Abbiamo ospitato, infatti, delle vere e proprie icone degli anni '80 ma anche le migliori formazioni giovanili che ripropongono lo stesso stile oggi, a distanza di 30 anni. A detta di molta critica specializzata la qualità è altissima.
Le istituzioni fanesi ci hanno concesso il patrocinio, così come la provincia di Pesaro e Urbino e la Regione Marche, ma purtroppo ben pochi fondi, esattamente € 3500,00 nel 2009 e la stessa cifra nel 2010, nonostante il grosso indotto economico che abbiamo portato in città e di cui tutti i commercianti hanno beneficiato: alberghi, campeggi, ristoranti, negozi e bar.
Quest'anno siamo stati costretti ad accettare le lusinghe e l'invito del Comune di Rimini e ci trasferiremo in Romagna dove svolgeremo la nostra 3 giorni di Moonlight Festival il 26,27 e 28 Agosto.
Ci teniamo a precisare che il festival si mantiene essenzialmente con la vendita dei biglietti d'ingresso, capaci di coprire da soli i costi artistici, i voli e l'ospitalità dei musicisti.
Ma il Comune di Fano non ci ha dato una mano sostanziosa per coprire le onerose spese di allestimento: palcoscenico, disposizioni di sicurezza DL 81/08 ss. mm., servizio d'ordine eccetera. Tra l'altro Fano non dispone di club abbastanza grandi per ospitare eventi del genere, costringendoci ad allestire da zero il porto turistico per il primo anno e l'aeroporto di Fano per il secondo.
Tra l'altro, il festival è stato particolarmente pubblicizzato e ha avuto come "media partners" tutte le riviste musicali nazionali sempre presenti coi loro giornalisti ed inviati.
Probabilmente una pubblicità troppo massiccia e immeritata per Fano.
Le motivazioni addotte oggi da Mancinelli sono quanto mai lesive e false. Per questo, prenderemo le nostre contromisure legali e ci chiedamo anche come, soprattutto dopo le dichiarazioni di ieri, Mancinelli possa occupare un ruolo del genere a Fano.
Non possiamo tollerare che vengano diffuse, mezzo stampa, delle mere falsità ma soprattutto che si diffonda questa discultura volta a uniformare le proposte culturali e a denigrare certe espressioni artistiche con pregiudizi inaccettabili e pericolosi.
Crediamo pure che queste parole di Mancinelli abbiano offeso gli ex-tossicodipendenti (quelli veri... noi siamo offesi per altro perché non lo siamo) e le associazioni che si occupano del recupero di migliaia di giovani.
Senza contare che anche le scrittrici di cui si fa menzione non sono mai state tossicodipendenti e sarebbero solo colpevoli di avere raccontato, nei loro romanzi, storie (peraltro non autobiografiche) in cui troviamo riferimenti molto meno scabrosi di quelli che potremmo leggere anche in qualche romanzo di Tondelli.
Ribadiamo che noi siamo contrari alla droga e non ne facciamo e non ne abbiamo mai fatto uso. Siamo musicisti, diplomati al conservatorio, con un curriculum ed una carriera internazionale, e certe parole offendono la nostra persona e la nostra professionalità.
Da due anni, molti operatori culturali e tanti cittadini si lamentano dell'assoluto vuoto fatto da questo assessorato.
Ora, le parole di Mancinelli sono di una gravità inaudita perché alimentano il pregiudizio e l'intolleranza. Chi ha collaborato con noi e ci conosce, conosce anche la nostra assoluta professionalità e passione per la musica e per l'arte. Di Mancinelli conosciamo tutti solo i flop e i prodotti mediocri che più di un osservatore competente ha definito nella loro evidente pochezza.
Ma ci sembra che questa volta ci sia di più: oltre alla già evidente povertà culturale, si rende manifesta una inadeguatezza assoluta e pericolosa che muove allo sdegno tutte le persone oneste.
Non sta a noi chiedere le dimissioni di Mancinelli. Ma in tal senso, le parole dell'assessore stesso sono il più catastrofico autogol e il peggiore "j'accuse" possibile.
Speriamo, con questo, di essere stati utili. Ci farebbe piacere che questo triste episodio sia portato a paradigma di una involuzione culturale di cui soffre la provincia italiana (e non solo... basti ricordare certe prese disposizioni di alcuni sindaci recentemente trombati e sperare che le cose stiano finalmente cambiando).

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