comunicato stampa
Mondolfo: a cosa servono quei ponteggi?

Un anno fa, il 24 settembre 2009, nel corso di un’affollata assemblea il Comune di Mondolfo, la Regione Marche e l’Asur Marche-Zona Territoriale n. 3 presentavano un progetto di recupero dell’ex ospedale Bartolini di Mondolfo.
Dopo di allora è stata avviata, in concomitanza con la campagna elettorale per le regionali, una prima fase di intervento di non particolare impegno, quantunque dovuto, consistente nella messa a norma dell’impiantistica, nella sostituzione degli infissi e nella tinteggiatura dei locali del poliambulatorio; quindi nel montaggio di ponteggi all’esterno dell’edificio, sui quali, però, in seguito non è più salito nessuno. E’ praticamente dalla fine di marzo di quest’anno, ossia guarda caso dalla data di elezione del nuovo Consiglio regionale, che i lavori sono interrotti. Ora, per la loro ripresa dovremmo forse attendere la prossima campagna elettorale? In agosto la stampa locale ha annunciato la presentazione del progetto esecutivo redatto dall’ing. Sciamanna.
Vedremo, dunque, se vi è veramente la volontà effettiva, non solo progettuale, di intervenire nel tetto della vecchia ala di via Garibaldi, ossia di effettuare l’intervento più urgente sulla struttura. Un cantiere per questo scopo non è stato ancora aperto; d’altronde il cartello apposto sui ponteggi fa riferimento soltanto ai “lavori di realizzazione di ponteggi e opere provvisionali da installare a tutela della pubblica incolumità”. Tale operazione avrebbe potuto essere realizzata un anno dopo. Invece i ponteggi sono stati allestiti nel dicembre 2009 per scopi essenzialmente propagandistici, senza aspettare che il progetto esecutivo venisse redatto, approvato e finanziato: ciò comporterà uno sperpero di denaro pubblico di circa 26.000 euro! Se veramente c’è in progetto l’attivazione dell’ospedale di comunità entro il 2011, come dichiara trionfalmente la solita stampa, non c’è più da perdere un giorno, anche perché la lista dei lavori è lunga, così come quella dei servizi da attivare. Riteniamo che non si possa essere sempre e inguaribilmente ottimisti, nel momento in cui l’ottimismo per le sorti dell’ex Bartolini non trova un puntuale conforto nei fatti.
Siccome ci siamo presi l’impegno, a seguito dell’assemblea di settembre, di vigilare perché le promesse dei pubblici amministratori si traducessero in fatti, ribadiamo quanto già scritto in un comunicato dell’ottobre scorso: il quadro amministrativo entro cui collocare il recupero dell’ex Bartolini non è del tutto chiaro e sembra fatto apposta per tener buona l’opinione pubblica e catturare un po’ di consenso in vista delle elezioni comunali della primavera del 2011 (la cui campagna è stata di fatto aperta dalla maggioranza al governo del comune), così come non è stato chiarito il problema della gestione ordinaria della futura “Casa della salute” in merito al capitolo specifico di spesa nel bilancio annuale dell’Asur.

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