comunicato stampa
Omaggio a Fabio Tombari, una festa con gli ex allievi

Un evento dedicato allo scrittore Fabio Tombari (Fano 1899 – Rio Salso 1989), proponendo una possibile lezione anticonformista dal meglio delle sue pagine di geografia, storia, pedagogia, astronomia, botanica, arte, aritmetica, alla presenza degli ex allievi e di tutti coloro che si sono lasciati sedurre dai suoi scritti e dal suo pensiero.
E’ l’iniziativa della Provincia di Pesaro e Urbino (assessorato alle Politiche culturali), in collaborazione con i Comuni di Frontino, Montecalvo in Foglia, Tavullia, l’Istituto d’Arte“Apolloni” di Fano (dove Tombari ha insegnato per lunghi anni), l’Istituto comprensivo “Giovanni Paolo II” di Montecchio e vari altri enti e associazioni. La festa, con tanto di torta e foto celebrative, si svolgerà venerdì 2 luglio, alle 21.15, nella Country House “Ca’ Virginia” di Montecalvo in Foglia (www.cavirginia.it), ad ingresso libero.
Direttore artistico e organizzativo è Matteo Giardini, che metterà in scena un’ipotetica lezione dello scrittore, alla presenza di “tombariani” che occupano posti di spicco nelle arti, nel giornalismo, nell’editoria, nell’informatica e nel “made in Italy”.
Hanno già dato la loro adesione Cristina Mondadori, presidente della Fondazione Mondadori, i giornalisti e scrittori Gianni Mura e Vivian Lamarque , il presidente di Microsoft Italia Umberto Paolucci, l’attore Arnaldo Ninchi, Ambrogio Folonari patron della celebre casa vinicola, l’architetto Michele De Lucchi , designer dell’Olivetti, che era solito fare i compiti a casa dello “zio” Fabio. E’ stato rintracciato anche “Pallino”, personaggio – alunno in un libro per l’infanzia di Tombari, ogni nientemeno che l’ammiraglio Paolo Pagnottella. Ben 24 ex allievi arriveranno da ogni parte d’Italia (da Varese a San Giovanni Rotondo), per portare il loro ricordo e la testimonianza del loro affetto. Saranno presenti anche i nipoti e gli eredi dello scrittore, che hanno offerto a questa iniziativa una speciale collaborazione. Inoltre, sabato 3 e domenica 4 luglio sono previste, alle 18.30, le “passeggiate tombariane” (da “Ca’ Virginia”), a cura dell’associazione ambientalista “Lupus in Fabula”, con la guida naturalistica Andrea Fazi ed il lettore Matteo Giardini (info e iscrizioni: cell. 348/5180783; info@lalupusinfabula.it).
L’evento è stato illustrato in una conferenza stampa a Fano dall’assessore provinciale alle Politiche culturali Davide Rossi , dal direttore artistico Matteo Giardini, dalla guida naturalistica Andrea Fazi, dal titolare di “Ca’ Virginia” Giacomo Rossi, dalla professoressa Milena Rovinelli (in rappresentanza della dirigente scolastica dell’Istituto “Apolloni” Anna Gennari) e dai professori Stefania Antonioni e Marco Altea dell’Istituto d’arte Apolloni che hanno curato il progetto grafico. «L’iniziativa – ha spiegato l’assessore alle Politiche culturali Davide Rossi - rientra nel progetto ‘Cantiere Fabio Tombari’, che abbiamo fortemente voluto allo scopo di creare le condizioni per tornare a leggere, amare e riscoprire questo grande interprete letterario del ‘900. In occasione della festa sarà infatti aperta una sottoscrizione per sensibilizzare gli editori italiani a ripubblicare i suoi libri, divenuti quasi introvabili. Previsto anche un ‘Album dei ricordi’, con testimonianze, foto e documenti di quanti sono entrati in rapporto con lui». Chiunque può inviare ricordi o immagini all’indirizzo www.cultura.provincia.pu.it (tel. 0721/359311 – 359294) «Dai fasti di una carriera famosa e qualificata fino agli anni ’70 - dice Matteo Giardini -, Tombari si era ritirato a Rio Salso per scoprire se stesso ed i segreti dell’anima nella natura, nel paesaggio, nel cibo, negli animali, nelle pietre o nei vegetali.
Con criterio inversamente proporzionale agli attuali divismi televisivi, aveva riconsegnato la sua generosa vocazione al mistero, esercitando il suo magistero a contatto con i mille visitatori della sua casa, non fosse che per un aiuto a fare i compiti o a risolvere i rebus più difficili dell’esistenza. E’ il momento che il suo messaggio da Hermann Hesse italiano, come lo definì Italo Alighiero Chiusano, torni a vantaggio delle nuove generazioni».

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