Il destino di Fano è quello di diventare un \'paesone\' dormitorio?

3' di lettura Fano 20/09/2009 - \"Leggendo le vicende che si sono sviluppate attorno al turismo, si legge anche il destino dell’ospedale di Fano. Infatti, in attesa di accorpare l’ospedale di Fano, si fanno tante manovre e proclami per poi giustificare un unico ospedale ovviamente costruito a Pesaro. Ma non è la sola vicenda emblematica\".

Andando a ritroso nel tempo vediamo che:

- dopo aver minacciato il “pericolo erosivo” che avrebbe causato un eventuale allargamento del porto di Fano, i pesaresi si sono subito affrettati a proporre un ulteriore allargamento del proprio;

- l’infinito rimpallo di decisioni negli enti pesaresi, celano un non troppo velato obiettivo di dequalificare al massimo l’aeroporto di Fano per non parlare della incredibile vicenda della Fano-Grosseto che avrebbe riportato la nostra città ad essere di nuovo strategica nella viabilità nel Centro Italia come storicamente sempre avuto, ma che sempre dagli stessi ambienti sono echeggiate solo rimpalli di responsabilità e mai decisioni forte e decise come per altri interventi utili per la città capoluogo;

- sono scomparsi le importanti sedi dell’Enel, della telefonia, il seminario è stato chiuso come la caserma e lo zuccherificio e si è rinunciato a far svolgere un ruolo interregionale al centro ortofrutticolo,

- non si è riusciti nemmeno a imporre una circonvallazione che risolva definitivamente la caotica viabilità di Pesaro, Fano, Marotta cercando solo di risolvere, prioritariamente e con la complicità dell’Anas, quella della città pesarese.



Ora si è materializzato quello che da tempo si temeva e più volte denunciato. A Fano viene scippato in modo definitivo anche il “ruolo turistico” che storicamente ha sempre avuto nella vallata del Metauro e del Cesano relegando, quella che fino a poco tempo fa era la “Riviera di Fano” e che rappresenta il 23% ca. delle presenze turistiche dell’intera provincia, a svolgere un ruolo paragonabile a quello di un qualsiasi paese di qualche migliaio di abitanti. Si vuol chiude una sede storica (anche se sempre meno decorosa perché da tempo lasciata nel più totale abbandono) per aprirne un’altra nel centro storico? Non scherziamo. Esiste già l’ufficio informazioni del comune nel bel mezzo dell’isola pedonale.



Ne vogliamo mettere un’altra nella stessa area che dovrebbe dare informazioni aggiuntive o quasi date da quella esistente? E poi a chi dovrebbero essere fornite le informazioni? Ai turisti chi già soggiornano a Fano o anche a quelli che sono a Torrette (1/3) e a Marotta (1/3)? O forse è più importante darle a quelli che arrivano per la prima volta e vogliono informazioni di carattere generale sul ricettivo, sul territorio, sugli eventi, ecc….. Nel qual caso, sono facilitati o demotivati da un ufficio nel centro della città pedonale ? Mi sembra che, anche con questa decisione, ancora una volta si evidenzia l’incapacità della politica a capire le vere esigenze di un settore che richiede lungimiranza, programmazione e condivisione. Ma soprattutto! Dove sono i partiti ed i movimenti fanesi che dovrebbero avere il compito di salvaguardare gli interessi della nostra economia e dei nostri cittadini?






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-09-2009 alle 16:51 sul giornale del 21 settembre 2009 - 791 letture

In questo articolo si parla di attualità, Bruno Rapa





logoEV
logoEV