comunicato stampa
Orciano: l\'abbraccio della comunità a don Giacomo Ruggeri

Il primo saluto è
andato ai giovani della Cresima, il primo impegno che ricorda gli
anni profusi nella pastorale giovanile e nell\'organizzazione, anche
per conto della Cei, delle giornate Mondiali della Gioventù.
Così, a salutarlo, sono venuti anche don Paolo Giulietti, già
responsabile nazionale pastorale giovanile Cei, il responsabile
regionale della Protezione civile, Roberto Oreficini, con Marcello
Bedeschi. A loro fianco un grande amico di don Giacomo, il produttore
Rai Bibi Ballandi, con la moglie. Non poteva quindi mancare Loreto,
con don Francesco Pierpaoli e Suor Michela, coordinatori del Centro
Giovanni Paolo II°. E poi i tanti giovani assistiti attraverso il
Centro diocesano vocazioni e il centro missionario.
Una bella festa,
alla quale don Giacomo ha messo il suo timbro, con un semplice saluto
dal quale però si è ben capita la grande voglia di
lavorare: la prima impronta è sul lavoro comune, al di là
dei campanili, con la nascita della zona pastorale \"Sette stelle\",
tante quante le parrocchie della zona, che si doterà di un
proprio sito internet per dialogare e far dialogare queste belle
realtà. Ma la cosa più bella don Giacomo l\'ha detta ai
suoi parrocchiani, animati dalla curiosità sui possibili
cambiamenti: da una parte don Ruggeri ha annunciato che \"la
mensa parrocchiale diventerà subito luogo per tre pasti comuni
settimanali con i sacerdoti di questa zona, vedendo nella mensa non
solo il nutrimento per il corpo, ma la condivisione della vita, delle
gioie e sofferenze pastorali. Voi giovani, e adulti tutti, vi
accorgete se i preti si vogliono bene non solo da una tavola
condivisa, ma da un sostenerci a vicenda, dall\'evitare e
smascherare quel parlare male o porci in contrapposizione tra noi
medesimi\".
Poi però ha aggiunto: \"Nessuno di voi rimanga deluso se oso affermare che nulla cambierà se a cambiare non sarà anche il vostro cuore e la vostra mentalità. Sono stato parroco a Serravalle di Carda e so bene cosa siano tradizioni, riti che si perpetuano da decenni, modi di fare oramai consolidati. La prima sfida, carissimi, non arriva dal sottoscritto che di certo non tarderà a portare idee e progetti, ma la prima sfida è nelle vostre mani, perché siete voi stessi, dai più piccoli agli anziani, a scegliere chi voler essere, che cosa fare da qui in avanti e con quale stile. La parrocchia non è del prete e tanto meno di coloro che sono più vicini ad essa. La parrocchia è quella strada dove tutti possono camminarci senza vergognarsi di farlo o di sentirsi per questo giudicati, arrivando a dire con George Bernanos \"nella Chiesa mi sento a casa\". A motivo di ciò, pertanto, i confini non sono quelli del territorio ma quelli del cuore e della mente. È da questa Messa celebrata oggi assieme che ciascuno di voi dica: che cosa voglio essere per la Chiesa, prima ancora di fare; chi voglio essere come genitore per i miei figli, che tipo di amministrazione civile offro alla mia gente\".
Domenica 7 settembre la prima festa della parrocchia dedicata alla Madonna del Pianello, ore 17 S. Messa, processione e cena nella piazza della parrocchia con la gente e tutti i sacerdoti della neo zona Sette stelle, prevedendo oltre 300 persone.

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