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Sofia uccisa da venti martellate, trovata droga nell\'appartamento

Sofia Margarita Varela Freire è morta alle ore 23,00 di giovedì sera a causa di venti martellate sul cranio. Questo il risultato dell\'esame autoptico compiuto sabato sul corpo della 22enne ecuadoriana uccisa dal suo compagno.
L\' esame ha rivelato inoltre che la giovane sarebbe morta subito, dopo la seconda martellata. Raffaele Caposiena, dentista di 42 anni di Fano, ha dunque continuato ad infierire sul corpo della ragazza anche dopo la sua morte. Debole sarebbe stata la resistenza all\'aggressione anche perché Caposiena, sempre secondo gli esami che stanno supportando la ricostruzione della tragedia, avrebbe colpito la giovane alle spalle.
Nell\'appartamento al civico 100 della via Flaminia, a Rosciano di Fano, sono state trovate sostanze stupefacenti: della marijuana e alcune pasticche di cui l\'esame tossicologico svelerà la natura. Questo esame verrà poi effettuato anche sul corpo della Freire e su quello del suo assassino. Sulla responsabilità dell\' uomo non vi sarebbero infatti più dubbi, la fitta corrispondenza che teneva con la fidanzata ha chiarito il movente: decine di lettere rivelano un uomo in grave stato d\'ansia per un rapporto in crisi. Nella giornata di oggi Caposiena, ormai fuori pericolo, verrà interrogato dagli inquirenti.

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